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Le misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Italia Domani prevede 1,9 miliardi di euro per l’erogazione di servizi pubblici digitali su infrastrutture cloud sicure, efficienti e affidabili

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dedica il 27% delle risorse alla transizione digitale del Paese all’interno della Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo". La strategia per l'Italia digitale 2026 si sviluppa su due assi: la digitalizzazione della PA, con una dotazione di 6,74 miliardi di euro, e le reti ultraveloci, con 6,71 miliardi.

L’obiettivo è rendere la Pubblica Amministrazione la migliore “alleata” di cittadini e imprese, con un’offerta di servizi sempre più efficienti e facilmente accessibili. Sono sette gli investimenti dedicati, che coprono aspetti di “infrastruttura digitale”, spingendo la migrazione al cloud delle amministrazioni, di interoperabilità tra gli enti pubblici, rafforzando la cybersicurezza e mettendo in campo interventi per migliorare i servizi ai cittadini e diffondere le competenze digitali.

Gli obiettivi, i fondi e le misure del PNRR

La trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione segue un approccio che mette il cloud al centro (cloud-first), in linea con la Strategia Cloud Italia che indirizza il percorso di migrazione verso il cloud di dati e servizi digitali degli enti pubblici.

La Strategia definisce i passi necessari per completare la migrazione dei dati e degli applicativi informatici della PA verso un ambiente cloud:

  • la classificazione di dati e servizi (strategici, critici e ordinari);
  • la qualificazione dei servizi cloud;
  • il Polo Strategico Nazionale, l’infrastruttura ad alta affidabilità che ospiterà i dati strategici e critici.

Il PNRR prevede che, entro il 2026, il 75% dei servizi pubblici digitali siano erogati su infrastrutture cloud sicure, efficienti e affidabili. Nella stessa data, il 100% dei servizi e i dati strategici della Pubblica Amministrazione, quelli che hanno un impatto rilevante sul funzionamento dello Stato, dovranno essere ospitati su infrastrutture più sicure che consentono l’autonomia strategica e decisionale per il controllo dei dati e la sovranità digitale.

Per raggiungere questi obiettivi, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza mette a disposizione 1,9 miliardi di euro, distinti in due missioni:

  • Infrastrutture digitali (Misura 1.1) rivolta alle pubbliche amministrazioni centrali, Aziende sanitarie locali (Asl) e aziende ospedaliere;
  • Abilitazione e facilitazione migrazione al cloud (Misura 1.2) per Comuni, scuole, Aziende sanitarie locali (Asl) e aziende ospedaliere.